Nasce a Istanbul nel 1927 e, dopo il matrimonio con Maurizio Danon, si trasferisce a Milano, dove ottiene la nazionalità italiana e cambia nome in Betty Danon.
La sua produzione artistica si sviluppa a partire dal 1969 con lavori ispirati alla simbologia junghiana. Si tratta inizialmente di collages, poi tradotti in dipinti ad acrilico, che si compongono delle due figure geometriche principali: il cerchio e il quadrato.
Intorno al 1973, insoddisfatta dell’uso della tecnica pittorica, Danon rivolge il suo sguardo verso la parola e la scrittura, avvicinandosi per la prima volta alla pittura visiva. La sua ricerca nell’ambito della scrittura si esprime con le Poesie nel quadrato, libro d’artista edito da La Quercia con cinque poesie inserite in strutture geometriche quadrate, e con le opere esposte nella mostra Yin e Yang presso la Galleria Pilota di Milano, per cui Danon chiede ad un artista cinese di tradurre e scrivere frammenti di frasi nella sua lingua. L’attenzione per il suono e il segno la portano a tradurre le figure del cerchio e del quadrato, utilizzate nei primi lavori, negli elementi geometrici che stanno alla base di ogni forma, il punto e la linea, studiati poi anche attraverso spartiti musicali astratti.
Espone in Italia e all’estero in numerose mostre personali e collettive, tra le quali vanno ricordate Magma, curata da Romana Loda nel 1977, le mostre speciali presentate nelle due edizioni della Biennale di Venezia del 1978 e del 1980, Sound al PS1 di New York nel 1979 e la mostra per la Biennale di San Paolo nel 1981.
L’utilizzo del computer le permette, alla fine degli anni ’80, di creare opere significative di poesia visuale e di pubblicare libri d’artista in tiratura limitata e altri in pezzi unici.
Negli anni ’80 lascia volontariamente i circuiti dell’arte convenzionale per condividere il suo lavoro con artisti di tutto il mondo attraverso la Mail Art.
I suoi lavori sono oggi al Mart di Trento e Rovereto, dove è custodito anche il suo archivio, al MoMA di New York, nel dipartimento di Rare Books della Ohio State University, negli archivi Scanner e in musei e biblioteche di più di 25 nazioni di tutto il mondo.
Betty Danon muore a Milano nel 2002.