Nato a Torre Pellice nel 1960, Daniele Gay ha terminato nel 1983 gli studi di pittura all’Accademia di Belle Arti di Torino, dove dal 1985 insegna tecniche dell’incisione.
A partire dal 1980, dopo la prima mostra a Palazzo Strozzi di Firenze, presentato da Carluccio e da Ragghianti, ha esposto in numerose città italiane ed estere, vincendo premi nazionali ed internazionali per la pittura e per l’incisione.
Alcune delle sue opere fanno parte di collezioni pubbliche in Italia e all’estero (Civica raccolta delle stampe Bertarelli di Milano; Galleria d’Arte Moderna di Mantova, Palazzo del Tè; Civica Galleria d’Arte Moderna di Torino; Museo Nazionale di Villa Croce di Genova; Galleria di Stato Stuki di Lodz (Polonia); Biblioteca Nazionale di Varsavia; Museo Internazionale di Grafica di Maastricht; Gabinetto Nazionale delle Stampe di Liegi).
Dal 1986 collabora al restauro delle Matrici presso il Museo d’Arte Moderna di Torino e, dal 1994, anche per l’Archivio di Stato.
Ha collaborato alla realizzazione e ai saggi de “I Maestri Italiani del ‘900. L’acquaforte, dizionario dei segni”, Ed. Masoero, 1993.
Le riproduzioni delle sue opere e i relativi testi critici sono reperibili, oltre che nei cataloghi editi in occasione delle mostre e dei concorsi, anche in “Arte Moderna a Torino”, vol. II, Ed. Allemandi & C., 1993 e nel volume a cura di Ralph Jentsch, “The artist and the book XX century in Italy”, Ed. Allemandi & C., 1992.
È stato segnalato nel catalogo 1984 Bolaffi da A. Dragone.
Scritti a cura di: A. Balzola, L. Carluccio, A. Dragone, M. Einaudi, V. Gatti, C. Giuffrè, G. Grasso, F. Licht, G. Mantovani, R. Passoni, C. L. Ragghianti, P. C. Santini, S. Saroni, G. Saroni, M. Sturani.