Nato nel 1928 a Parigi da genitori ebrei russi, fotografo cosmopolita, Erwitt vive quasi stabilmente a New York anche se il suo vagabondare è iniziato presto, con un primo trasferimento della famiglia da Milano - dove Elio (il nome Elliott sarà utilizzato solo più tardi), trascorre l’infanzia - a Parigi e nel 1939, a seguito delle leggi razziali, dall’Europa all’America.
“Quando uno si ritrova di colpo in mezzo a estranei che blaterano in una lingua che non capisce, deve usare gli occhi. E cosa vede? Vede esseri umani comici, tristi, felici: esseri umani più o meno come lui”.
Erwitt a New York inizia la sua attività di fotografo fatta di reportage, di viaggi, di progetti, di grandi incontri (è invitato da Robert Capa, nel 1953, a entrare a far parte dell’agenzia Magnum) sino ad arrivare all’attività di autore e di regista sia per il cinema che per la TV.