Scultore, pittore, litografo, illustratore e ceramista. Tra il 1897 e il 1900 frequenta l'Accademia Albertina di Torino e nel 1905 si trasferisce a Parigi dove soggiorna fino al 1907. Nella capitale francese lavora come sbozzatore in legno in un laboratorio specializzato in restauri e imitazioni dall'antico e frequenta il Jardin des Plantes, dove è da ricercare l'origine della sua personalissima osservazione del mondo animale. Rientrato a Torino è attivo come cartellonista per le prime case cinematografiche e, insieme a Sandro Vacchetti, lavora come litografo presso Doyen. Nell'arco della sua attività ottiene commissioni dalla famiglia Savoia e realizza opere per papa Pio XI. Soprattutto animalista, ma anche autore di ritratti e piccole sculture di figura ispirate a temi letterari e mitologici, tratta di preferenza il legno. Sul finire degli anni Venti esegue alcuni modelli per la fabbrica di ceramiche Lenci e negli anni Trenta collabora con la casa tedesca Rosenthal. Espone alla Promotrice di Belle Arti di Torino dal 1909 («Alce») e nel 1925 allestisce una mostra personale. Partecipa alla Fiorentina Primaverile del 1922 («Fidippide», «Centaura in amore», «Lince») e nello stesso anno espone a Roma («I favoriti di Diana»). Nella Galleria d'Arte Moderna di Torino è conservata la ceramica «Caracal» e due sculture in legno («Viverra genetta» e «Ermellino»). Il Museo del Cinema di Torino conserva alcuni bozzetti per cartelloni cinematografici.
Una selezione di opere di Felice Tosalli disponibili in galleria.