Gao Xingjian nasce a Guanzhou, in Cina, nel 1940.
Apprende la tecnica dall’acquarello e della pittura ad olio presso il pittore Yun Zongyin durante gli anni del liceo a Nanchino.
Nel 1962 si diploma all’Istituto di lingue straniere di Pechino, dove intraprende la carriera di traduttore dal francese.
Dal 1979 cominciano le prime pubblicazioni di saggi, novelle e racconti su riviste letterarie.
Le prime pièce nel teatro sperimentale suscitano grandi polemiche e vengono vietate dall’autorità cinese. Gao diventa il bersaglio di violenti attacchi da parte del movimento politico “Contro l’Inquinamento Spirituale”.
Nel 1985, dopo lunghi viaggi nel bacino del fiume Yangtze, debutta a Pechino con lo scultore Yin Guanzog in una prima esposizione, non ufficiale, ma che suscita un grande interesse nell’ambiente artistico pechinese. Invitato in Germania e in Francia, soggiorna in Europa per otto mesi, e a Berlino espone con grande successo la prima mostra personale in Occidente.
Nel 1987 l’artista lascia Pechino e si trasferisce a Parigi.
Nel 1989, la pièce “La fuga”, ispirata dagli avvenimenti della Piazza Tien An Men, gli causa l’interdizione totale delle sue opere in Cina. Si stabilisce in Francia definitivamente come esiliato politico, nel 1992 viene nominato cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere, e nel 1997 ottiene la cittadinanza francese.
Nel 1990 viene pubblicato a Taiwan il romanzo “La montagna dell’anima”, in seguito tradotto in diverse lingue.
Nel 1993: prima mostra personale in Francia.
Nel 1998 viene pubblicato a Taipei il romanzo: “Il libro di un uomo solo”.
Nel 2000 Gao Xingjian riceve il Premio Nobel per la letteratura e, in Italia, il premio Feronia. Viene nominato cavaliere dell’Ordine della Legione d’onore dal presidente della Repubblica francese.