BIOGRAFIA

Otto Dix nasce nel 1892 a Untermhaus presso Gera da una famiglia proletaria. Dal 1909 al 1914 studia alla Scuola di Arti Figurative a Dresda.
Volontario nella Prima Guerra Mondiale, combatte nella campagna delle Fiandre, in Francia, in Polonia e in Russia.
Le atroci esperienze sul fronte lasceranno tracce indelebili nella sua vita e lo renderanno particolarmente sensibile alle ingiustizie e all’ipocrisia della società borghese del dopoguerra. Il fatto che la guerra diventi uno dei temi principali del suo lavoro va interpretato come bisogno di rappresentare la sofferenza in quanto tragica ed estrema esperienza umana più ancora che come segno di protesta e di coinvolgimento diretto nell’attività politica.
Dal 1919 al ‘22 è assistente all’Accademia e co-fondatore della “Nuova Secessione di Dresda, Gruppo 1919”, nonché membro della “Novembergruppe”. Di questo periodo sono le sue opere dadaiste.
Tra il 1922 e il 1925 è a Düsseldorf dove frequenta il Circolo di Johanna Ey. Esegue un ciclo di incisioni di decisa condanna agli orrori della guerra, descritta in tutta la sua brutalità. Passa dal Dadaismo a un realismo proletario e a un verismo di critica sociale. Partecipa alla mostra della Nuova Oggettività a Mannheim.
Entra nel “Gruppo Rosso” e con gli altri artisti che ne fanno parte espone in una mostra itinerante nell’Unione Sovietica.
Nel 1927 è professore all’Accademia di Dresda e membro dell’Accademia Prussiana.
1933-37: il Nazismo è al potere. Dix viene rimosso dalle cariche pubbliche e, nel 1934, la sua arte è dichiarata “degenerata”: gli viene vietato di esporre e 260 sue opere sono sequestrate dalle collezioni pubbliche.
Nel 1939, dopo un breve periodo di carcere, si trasferisce nel sud della Germania, rifiutandosi di lasciare il paese nonostante il pericolo.
Richiamato sotto le armi con la mobilitazione generale, malgrado l’età, nel 1945 viene fatto prigioniero dall’esercito francese. Nel 1946 si stabilisce sul lago di Costanza.
Nel 1955 è nominato membro ufficiale dell’Akademie der Künste di Berlino Est.
Nello stesso anno partecipa a Dokumenta I di Kassel.
Muore a Singenhonentwiel nel 1969.

Tratto da: Nuova Oggettività : Germania anni Venti, Catalogo della mostra tenuta a Chiavari, 11 aprile - 10 maggio 1998

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