Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli, Salerno 1931) è un’autrice di poesia visiva, sonora e performativa. Nel 1971 ha assunto un nome maschile in segno di protesta contro le disparità che caratterizzano la relazione uomo-donna. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive; tra queste si ricordano le esposizioni di sole donne curate da Romana Loda (Coazione a mostrare, Magma, Il volto sinistro dell’arte), le mostre e le performance realizzate con Verita Monselles (Litanie Lauretane, Poesia Muta), la mostra Materializzazione del linguaggio, curata da Mirella Bentivoglio in occasione della Biennale di Venezia del 1978. Tra le mostre recenti si segnalano la retrospettiva Autoritratto di un matrimonio (Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea, Università di Roma La Sapienza), le personali alla Fondazione Federico J. Klemm a Buenos Aires (2006), Viaggio nella parola a La Spezia (2007), Zitta tu… non parlare! alla Sala Santa Rita di Roma (2014) e Tomaso Binga: A Silenced Victory presso Mimosa House a Londra (2019). Nel 2019 ha preso parte alla mostra The Unexpected Subject. 1978 Art and Feminism in Italy (Frigoriferi Milanesi). Dal 1974 dirige l’associazione culturale romana Lavatoio Contumaciale, che si occupa di poesia, arti visive, letteratura, musica e multimedialità. Le sue opere fanno parte delle collezioni di importanti musei e fondazioni, in Italia e all’estero.
Da: Raffaella Perna, Romana Loda e l’arte delle donne, Galleria dell'Incisione - A Palazzo Gallery, Brescia 2020