Giornale di Brescia, 25 marzo 2010
di Fausto Lorenzi
Una curiosa proposta, con lavori del primo ’900 e contemporanei. Per i bambini la caccia è naturalistica, in giardino.
Caccia all’uovo in galleria. Da domenica 28 marzo, alle ore 18, fino al 15 maggio, la Galleria dell’Incisione di via Bezzecca 4 in città (ore 17-20, chiuso lunedì, 030304690 - www.incisione.com) propone una mostra a tema che prende spunto dall’usanza diffusa nei Paesi nordici di organizzare in occasione della Pasqua una caccia all’uovo, che coinvolge bambini ed adulti nella ricerca di uova colorate nascoste nei giardini. Il 28 marzo, alla vernice, già dalle ore 16 nel giardino della galleria sarà lanciata una specifica caccia all’uovo per i bambini: «Rompi l’uovo» a cura di Sara Donati e Elena Tognoli; «Guerrilla Gardening» pasquale a cura di Giacomo Salizzoni e gli operatori naturalistici di «Galleria della Natura».
La «Caccia all’uovo» per gli adulti in galleria è affidata invece alle opere di noti artisti contemporanei (Berényi, Bueno, Carroll, Cordelia von den Steinen, Faravelli, Griffa, Ana Kapor, Lansing, Matticchio, Micheli, Pajevic, Pigni, i bresciani Gallizioli, Saiani, Scarpella) ed altri. Fra i lavori anche alcune opere di maestri storici del Primo Novecento come Cagnaccio di San Pietro, Felice Casorati (le cui Uova sono diventate la sigla stessa del purismo strutturale e partitura di chiarezza mentale), di Daphne Maugham, che di Casorati diventò moglie, una grafica di Hubbuch, che fu tra i maestri acri e sarcastici della Nuova Oggettività tedesca. Tra gli artisti «nuovi», chi ha fatto dell’uovo il tema centrale attorno cui ruota la propria poetica è Mirella Bentivoglio, tra le grandi protagoniste della Poesia visiva, che ha annotato: «Archetipo veramente planetario, riconducibile a tutte le culture, l’uovo è il simbolo della fertilità cosmica, della continuità biologica, del segreto primario universale». Nella sua operazione «Ab ovo», è l’energia della scrittura che si fa immagine e scultura. Una mostra-esperienza alla quale collaborano Pinuccia Cagnucci, Paola Forni e Caterina Tognon responsabili di altre gallerie nazionali - che vuole ricordarci che abbiamo un’infinità di elementi da rendere visibili dentro e fuori di noi, affidandoci a un gioco di sorprese continue, nei meccanismi combinatori del linguaggio e della visione. E, agli adulti, propone la riflessione sulla pittura, come diceva Casorati, «manifestazione di quel tempo interno alle cose, che non è nell’oggetto immobile e morto, ma nella sua forma reale». Nel suo uovo.
Fausto Lorenzi, Giornale di Brescia, 25 marzo 2010