11 Aprile 2002

Cane quotidiano. Fotografie di Andrea Micheli (Presentazione)

di Elliott Erwitt

Sono lieto di poter esprimere il mio convinto supporto e i miei migliori auguri ad Andrea Micheli, eccellente fotografo dalla contagiosa e ristoratrice capacità di dedicarsi con maestria alla sua scelta di vita: produrre immagini.

La fotografia sembra un'arte ingannevolmente facile, specialmente in questi giorni di macchine fotografiche altamente computerizzate, praticamente automatiche, che fanno gran parte del lavoro manuale e di pensiero. Ripensandoci, tuttavia, forse non fanno così tanto lavoro intellettuale, a giudicare dall'inquinamento visivo vomitato in nome dell'illustrazione fotografica, arte, design, articoli di riviste, pubblicità, libri, ecc. In quante riviste siamo assoggettati alla ripetizione senza fine di noiosi "sapori del mese"!

D'altra parte ci si potrebbe irritare profondamente anche contro carta e penna se si giudicasse in base a ciò che viene scritto, anche se carta e penna sono gli strumenti con cui Shakespeare ha prodotto i suoi immortali capolavori.
Si tenga presente che con un'apparecchiatura fotografica moderna anche un orangutan potrebbe produrre delle fotografie decenti, forse anche più spontanee dei lavori di molti celebri fotografi umani che collaborano con riviste alla moda.

Se il mio ragionamento è giusto, che cos'è onesta fotografia e quanto ha a che vedere con il prezzo del pesce? Credo che il fatto che fotografare sia facile renda in realtà più impegnativo il compito del fotografo. In fin dei conti, perché sia di una qualche utilità ciò che uno fa deve riferirsi a qualcosa. Deve comunicare emozioni o informazioni; idealmente dovrebbe avvicinarsi alla condizione umana. Deve provenire dal sentimento, dalla convinzione e dalla passione.

E ciò mi riporta ad Andrea Micheli e alla sua nuova esposizione. Ad Andrea la passione di comunicare non fa certo difetto, che si tratti dei suoi incantevoli animali e alberi urbani o dei suoi cani e padroni "catturati" nelle sue quotidiane ricerche. E quando comunica con la macchina fotografica, Andrea lo sa fare bene.

Rendo omaggio alla sua maestria, dedizione e iniziativa.

Elliott Erwitt, aprile 2002

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