Il Giornale dell'Arte, febbraio 2011

«Eros, streghe e sirene»

di Franco Fanelli

Eros, streghe e sirene

A Otto Greiner (Lipsia, 1869-Monaco, 1916) ha nuociuto l’identificazione della sua arte con l’estetica nazista del corpo e della mitologia, come del resto è capitato ad altri esponenti della lunga e contraddittoria stagione simbolista. Una retrospettiva aperta alla Galleria dell’Incisione di Brescia dall’8 febbraio all’8 marzo e una monografia di Emanuele Bardazzi (edita da Officine Vereia Mmx) consentono di approfondire l’identità di questo maestro mitteleuropeo. Comuni al modello Max Klinger, del quale rilevò lo studio a Roma nel 1898, erano alcuni soggetti, la consuetudine di operare per cicli tematici e il talento grafico, anche se l’eccellenza di Greiner va individuata nel disegno e nella litografia, piuttosto che nella calcografia. Oltre a un corpus di disegni, sono esposte stampe come «Ulisse e le sirene» e la «Creazione dell’uomo». Greiner spaziava dall’erotismo «à la Rops» del ciclo «Alla donna» a riverberi del pensiero di Nietzsche in un «Golgota» traslato sul colle Esquilino, dalla satira politica alle suggestioni goyesche di «Notte di Valpurga». (Nella foto, «A Max Klinger»)

Articolo di Franco Fanelli sul Giornale dell'Arte

Franco Fanelli, Vernissage, Il Giornale dell'Arte, febbraio 2011

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