In direzione non casuale, 21 aprile 2021

In direzione non casuale: «I colori dell’India. Miniature dalla collezione Mutti»

Già dalla prima sala si ha l’impressione di entrare in un altro mondo, proprio come quello che si poteva intravedere guardando dalle finestre di uno dei tanti spettacolari palazzi nella terra dei maharaja.

Articolo su mostra I colori dell'India

[...] Passando da una sala all’altra è possibile notare come le scene dipinte, o forse dovremmo dire narrate, assorbano progressivamente elementi dalla pittura Moghul, diventando più sofisticate dal punto di vista tecnico, senza però mai perdere un carattere profondamente “indiano” nella stilizzazione delle figure e nell’uso dei colori.

Proprio la creazione dei colori costituisce uno degli aspetti fondamentali del processo creativo, così come uno degli elementi per differenziare le varie scuole pittoriche, giacché le materie prime utilizzate assumono sovente un carattere squisitamente regionale (ad esempio per l’uso di fiori tipici solo di una determinata zona geografica).
Dopo aver preparato la carta, secondo la tradizione descritta negli antichi trattati l’artista procedeva innanzitutto a delineare il contorno delle figure in rosso o nero, adottando svariate tecniche, per poi riempirlo con più passate di colore seguendo un ordine strettamente disciplinato: sfondo, corpo, vestiti e altri accessori, e oro o altri ornamenti ove richiesto.
Il passo successivo era la realizzazione delle ombreggiature, preludio alla ripassatura finale del contorno con un pennello così sottile, si dice, da essere talvolta composto da un singolo pelo, mentre l’ultima fase era quella della creazione dei bordi, spesso un’autentica cornice dipinta con innumerevoli particolari. [...]

In direzione non casuale, 21 aprile 2021

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