10 Aprile 2010

«La Galleria dell'Incisione»

di Elisabetta Bresciani

[...] La ricerca e le scelte della Galleria, fin dai suoi esordi negli anni Settanta, si sono sviluppate principalmente nel terreno della grafica mitteleuropea della prima metà del XX secolo. Iniziata nel 1972. l'attività della Galleria dell'Incisione si è avvalsa nei primi anni dello straordinario insegnamento di Emilio Bertonati: con la Galleria del Levante ha organizzato le prime mostre e presentato a Brescia importanti autori tedeschi e austriaci del '900, Tra questi: Max Klinger, George Grosz, Rudolf Schlichter, Kart Hubbuch, Richard Müller e diversi aspetti della Secessione di Vienna, oltre ad artisti storici del Novecento italiano (Cagnaccio di San Pietro, Duilio Cambellotti. Daphne Maugham Casorati e Fausto Melotti.

In continuità con la linea estetica mitteleuropea, la galleria si è poi rivolta al contemporaneo privilegiando un tipo di figurazione legata all'oggettività: mostre monografiche di artisti come Giuseppe Bergomi, Giorgio Maria Griffa, Jonathan Janson, Horst Janssen. Ana Kapor, Livio Scarpella e Velasco sottolineano questo profondo legame.
Un'ulteriore ricerca si è articolata proponendo i nomi più significativi della xilografia giapponese: Hokusai, Utamaro, Hiroshige, con un'attenzione anche agli aspetti del giapponismo. Da una decina di anni anche la fotografia fa parte del calendario delle mostre: la galleria si è occupata di autori come Ferdinando Scianna, Elliott Erwitt, Martine Franck, Gianni Berengo Gardin e Pentti e Sammallahti.

Elisabetta Bresciani (a cura di), Artpiù, aprile 2010

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