Bresciaoggi, 19 dicembre 2020
di Fiorenza Bonetti
L’arte come veste di idea di una forma sensibile che, tramite analogie, trasmette il variegato universo di potenzialità allusive. Così teorizzava, nel 1886, Jean Moréas nel suo «Manifesto del movimento simbolista». In questo mondo sospeso tra senso ed inconscio, tra realtà e suggestione, il simbolismo è gemma che germoglia tra i due scorsi secoli, proponendo una via altra rispetto alle correnti contemporanee rappresentate da naturalismo e realismo. Di questo avvenente pensiero mitteleuropeo restano testimonianze suggestive nelle incisioni di Max Klinger, nato a Lipsia nel 1857 e scomparso nel 1920 nella tedesca Grossjena. A LORO e al loro creatore, nel centenario dalla sua morte, la Galleria dell’Incisione dedica l’esposizione «Max Klinger – L’enigma romantico», in mostra da oggi e fino al 10 febbraio, pronta a sconfinare dal 2020 al 2021, aperta dalle 16 fino alle 21. [...]
Fiorenza Bonetti, Bresciaoggi, 19 dicembre 2020