BS NEWS, 24 marzo 2017

«Giuseppe Gallizioli: un uomo da mare | Mostrami una mostra»

di Enrica Recalcati

Articolo sulla mostra di Giuseppe Gallizioli

È come mettere all’orecchio una conchiglia, appena pescata, tolta dal mare per sentire il mare, come si faceva da bambini, raccogliendo sulla battigia ciò che il mare restituiva alla spiaggia. Giuseppe Gallizioli, classe 1935, docente di pittura all’Accademia Santa Giulia di Brescia, iscritto all’AAB, espone dal 1960 ed è un poeta che esprime il suo raffinato sentire attraverso i paesaggi di acquarello e china.

Un artista che parla col mare e con esso ci illumina un percorso esistenziale, colori e luci e le nuvole appese, come se dietro, nella trasparenza opaca, ma leggera, si sentissero voci, suonassero le melodie di angeli pronti ad abbracciare chi guarda.

Mi guardano, questi trenta quadri di tecnica mista, il lavoro di tre anni, il mare Adriatico dalle coste croate e dalmate, in particolare dall’isola di Cherso, seconda casa, casa di vacanza, luogo dove tornare e rigenerarsi.

Scrive Giovanna Galli, curatrice del catalogo: «Al centro dei lavori recenti di Giuseppe Gallizioli, che torna dopo qualche tempo ad esporre alla Galleria dell’Incisione, c’è il mare. Il mare con le sue infinite storie da raccontare fatte di luce, di colore, di tempo liquido che scorre e ritorna, di quiete e di inquietudine, di silenziose atmosfere sospese tra natura e immaginazione». “Pietra poetica”, “Mare Nostrum”, “Mare magico”, i temi caldi del nostro vivere quotidiano, un pensiero alle tragedie, uno sguardo all’orizzonte, alla ricerca di pace e tranquillità. Un pesce che vola, fra il mare e la roccia, le trasparenze chiare, uno schizzo di verde, si cela, si rivela, in un gioco infinito, le parole escono e raccontano storie. Storie di mare, di cielo, ma anche di terra, di sottobosco: topini, insetti e un ramarro.

I segreti della terra e del mare, il vedere, non vedere, per vedere oltre, al di là di ogni possibile muro: metafora universale, messaggio importante. La goccia che diventa oceano perché dal piccolo nasce il grande e il grande prima è piccolo.

Quando entro in casa, meravigliosa casa dal sapore vagamente liberty, perché così è la Galleria dell’Incisione, mi accoglie Milla, cagnolona dai lunghi sopraccigli bianchi che mi scodinzola, e già il mio lato più debole è conquistato. Caterina Fasser, figlia della gallerista Chiara Padova Fasser, mi accompagna cortese, mi parla del catalogo, mi seduce per l’interesse al di là di ogni altro interesse.

Insieme guardiamo i tre piccoli quadri a olio di Giuseppe Gallizioli. Sono curiosi e si differenziano per lo stile e la tecnica. Predomina il verde e nel verde spiccano un passero, un uovo e un piccolo riccio. Chiedo a Caterina Fasser se l’autore ha dato un significato a questo trittico smeraldo. Lei mi dice di no. Io nel guardarli mi emoziono e questo mi appaga.

La mostra, a ingresso libero, è da vedere, alla Galleria dell’Incisione in Via Bezzecca, 4 a Brescia; aperta fino al 30 aprile, dal martedì alla domenica dalle 17 alle 20, tel.030 304690.

Enrica Recalcati, BS NEWS, 24 marzo 2017

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