Ana Kapor e Vladimir Pajevic. Al confine di due mondi
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Dal 4 aprile al 12 maggio 2013

Ana Kapor e Vladimir Pajevic. Al confine di due mondi

Pur diversissime nei soggetti e nella tecnica, le opere di Kapor e Pajevic sono accomunate da un'atmosfera silenziosa e sospesa, dove rara è la presenza dell'uomo e protagonista indiscusso è il paesaggio. Paesaggio ritratto attraverso le antiche tecniche della pittura figurativa, che, in gioventù, i due artisti di origine serba vennero a studiare in Italia, dove rimasero per fare di Roma il loro luogo d'elezione.

La Galleria dell'Incisione collabora con Ana Kapor e Vladimir Pajevic da oltre 10 anni; questa è la seconda mostra che accosta il loro lavoro, con la novità di due quadri eseguiti a quattro mani. Pur diversissime nei soggetti e nella tecnica, le opere di Kapor e Pajevic sono accomunate da un'atmosfera silenziosa e sospesa, dove rara è la presenza dell'uomo e protagonista indiscusso è il paesaggio. Paesaggio ritratto attraverso le antiche tecniche della pittura figurativa, che, in gioventù, i due artisti di origine serba vennero a studiare in Italia, dove rimasero per fare di Roma il loro luogo d'elezione. Nei quadri di Pajevic il paesaggio è dominato da una natura rigogliosa che prende il sopravvento sull'operato dell'uomo; la presenza umana è evocata attraverso tracce e oggetti (una palla, il gioco della campana disegnato sul selciato); unici elementi animati, oltre alla natura in perenne espansione, sembrano essere animali e bambini, testimoni, forse custodi, dei mondi rappresentati. Nei quadri di Kapor forte è l'impronta metafisica bizantina, l'influenza di Piero della Francesca, di Perugino. Laconico e intenso il rapporto fra l'elemento naturale e architettonico: fortezze, bastioni, castelli. I suoi sono quadri dalla costruzione solidissima, dove tutto sembra evidente, palese, e dove, tuttavia, qualcosa continuamente sfugge. Ana Kapor e Vladimir Pajevic hanno esposto in numerose mostre in Italia, Serbia, Svizzera, Germania e Austria. Nel 2008 il Panorama Museum di Bad Frankenhausen (Germania) dedica loro una grande mostra che ne percorre venticinque anni di attività, esponendone più di 140 opere.

Una selezione di opere in mostra
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