Arturo Martini
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Dal 22 maggio al 20 luglio 2014

Arturo Martini

La mostra è costituita da opere realizzate in un arco temporale piuttosto ampio, e in particolare negli anni compresi tra il 1925 e il 1935. Sono esposte una ventina di opere di piccolo e medio formato, che ben illustrano diversi aspetti della produzione artistica martiniana, restituendo un ritratto composito ed efficace di una delle figure dominanti nel panorama artistico tra le due guerre.

La Galleria dell’Incisione presenta una selezione di sculture in terracotta e bronzo e due straordinarie ceramiche da giardino di Arturo Martini, uno dei più importanti scultori del '900 italiano.

La mostra ben illustra diversi aspetti della produzione martiniana, restituendo un ritratto composito ed efficace di una delle figure più complesse e innovative della prima metà del secolo.

Lontano dalle inquietudini dei movimenti avanguardisti, Martini percorrerà una strada diversa, legata al recupero del passato; gli evidenti richiami all’antico si sposano però nelle sue sculture con una volontà di rinnovamento unica che avrà come esito una ricchezza espressiva di grande attualità. I rimandi a un mondo arcaico appaiono così, riletti sotto una luce nuova, lontani da un approccio accademico, arricchiti da una fantasia inventiva che produce esiti formali sempre nuovi.

La mostra è costituita da opere realizzate tra il 1925 e il 1935, un decennio di straordinario fervore ideativo. I lavori esposti rivelano, nella grande varietà degli esiti formali, la personalità viva, il carattere impetuoso, la dimensione umana dell’artista.

Numerosi i soggetti religiosi, tra cui il bellissimo San Sebastiano, soggetto riproposto dall’artista in più occasioni e presente in mostra in due differenti versioni caratterizzate da un diverso trattamento di superficie.

Da citare anche i preziosi Presepe piccolo e Annunciazione, dominati da un lirismo di grande suggestione, la Leggenda di San Giorgio, essenziale nella semplificazione della volumetria e del modellato, e ancora le due formelle in bronzo e terracotta Il perdono e Gesù abbeverato di fiele, infine i bronzi del San Giovannino e dell’Incontro di San Marco e San Giusto, due figure di estrema eleganza che si fronteggiano in un tenero sguardo.

Straordinari anche i monumentali Leone e Leonessa da giardino, due sculture sedili in gres, in cui elementi di chiara derivazione romanica sono riproposti in un’interpretazione di grande libertà espressiva, e Bagnante, formella in terracotta caratterizzata da un modellato di incredibile morbidezza, che si contrappone alla bronzea Aquila, potente e austera nel segno duro, ostinato.

Saranno inoltre esposti un disegno e alcune incisioni, che testimoniano l'incessante sperimentazione tecnica dell’artista.

Una selezione di opere in mostra
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