Mostra: Cetacea. <em>E dopo tutto ciò, rimasero solo le balene</em>
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Dal 31 maggio al 15 luglio 2018

Cetacea. E dopo tutto ciò, rimasero solo le balene

Le balene di Giorgio Maria Griffa nuoteranno, in una trentina di acquarelli, sulle pareti della Galleria dell'Incisione insieme a quelle dei disegni di Andrea Antinori, Andrea Collesano e Andrea Pedrazzini.

Le balene di Giorgio Maria Griffa nuoteranno, in una trentina di acquarelli, sulle pareti della Galleria dell'Incisione insieme a quelle dei disegni di Andrea Antinori, Andrea Collesano e Andrea Pedrazzini.

Dal 2016 al 2018 Griffa ha dedicato il proprio lavoro ai cetacei, ispirato da un classico della letteratura – Moby Dick di Herman Melville – e dal recente libro Leviatano ovvero la balena dello scrittore e documentarista Philip Hoare.

Cetacea mostra gli acquarelli di Griffa, per la maggior parte dedicati alla megattera (Megaptera novaeangliae) e al capodoglio (Physeter macrocephalus), prediletti dall’autore rispetto alla balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), “icona” della balena nel nostro immaginario. La balenottera è troppo liscia e idrodinamica, al contrario le megattere appaiono terribili e pittoresche: coperte di cicatrici come righe bianche sulla lavagna – segno degli scontri tra maschi – e con le pinne frastagliate come vecchie bandiere.

Le balene esistono da molto prima di noi uomini terricoli, legati alla gravità, dipendenti da sensi poco sviluppati. Loro, invece, con salti maestosi e immersioni repentine sfidano le leggi della fisica e occupano un mondo, ben più vasto del nostro dominio terrestre, che a noi rimane tanto invisibile quanto misterioso. Seppur scientificamente classificate, per noi sono aliene: seguono campi magnetici invisibili, vedono grazie al suono e sentono con il corpo. Allora – ipotizza Griffa riprendendo le parole di Ismaele, il marinaio narratore in Moby Dick – prima o poi rimarranno solo loro e torneranno a nuotare, come un tempo, dove ora ci sono le Tuileries, il castello di Windsor e il Cremlino.

Con due mostre monografiche e diverse collettive, Giorgio Maria Griffa espone alla Galleria dell'Incisione dal 2000. L’acquarello è la tecnica che più lo soddisfa nel riportare sulla carta i ricordi dei suoi viaggi in solitaria, preferendo paesaggi marini, relitti e fari.

Grazie alla collaborazione con Galleria della Natura e Legambiente Brescia, Cetacea è anche l'occasione per riflettere su cosa possiamo fare per limitare l'impatto dei nostri comportamenti sull'ambiente.

Una selezione di opere in mostra
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