La figura della donna nella grafica di Max Klinger, Otto Greiner e Richard Müller.
La Galleria dell'Incisione propone una mostra di grande interesse sul tema della figura femminile attraverso le opere di tre artisti, Klinger, Greiner e Müller, che vissero e lavorarono in Germania fra le ultime decadi dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.
Max Klinger, pittore, scultore e geniale acquafortista, fu amico di Otto Greiner e maestro di Richard Müller, cecoslovacco d'origine ma tedesco d'adozione. La mostra li riavvicina, e pone in particolare risalto le diverse interpretazioni della figura femminile, in un'epoca sollecitata dal nuovo ma ancora legata a schemi da cui stenta a sciogliersi, un'epoca in bilico fra realismo e secessione.
Il nucleo centrale esposto è costituito da alcuni cicli di acquaforti e acquatinte di Klinger, fra i quali "Eva e il futuro", un'eccezionale opera in sei fogli che titola la mostra. Gli altri cicli di Klinger sono "Zelt" ("Tenda") in 23 fogli e le tre incisioni sulla madre dai "Dramen".
L'attualità della raccolta è legata alla sua suggestione poetica e al mezzo espressivo, l'incisione, che si presta ad una rappresentazione duttile e moderna (vedi le serie di Klinger che si articolano in sequenze narrative quasi cinematografiche).
Scrive Stefano Fugazza nell'introduzione al catalogo: "...Bisognava tornare all'acquaforte se si voleva rendere l'ansia segreta del proprio tempo, coglierne le ossessioni paurose e i sogni liberatori".
Lo stereotipo fine Ottocento della donna grande seduttrice alla maniera dannunziana, o della donna materna e devota della tradizione borghese, va in mille pezzi di fronte alle immagini ricche di tensione visionaria di Max Klinger, la cui splendida Eva è vittima sia del serpente, sia di Adamo, per non parlare di un futuro senza scampo.
Richard Müller rappresenta la nudità di Eva in colloquio con grandi animali barocchi, mentre Otto Greiner in lei riscopre nella "Danza" l'energia vitale fonte di tutti gli esseri.