All'inaugurazione sarà presente l'artista.
L’ombrello nero dall’eleganza retrò non è certo nuovo agli occhi dei frequentatori dell’universo di Matticchio. Non è raro riconoscerlo tra gli oggetti che popolano le sue storie, imbracciato da animali o da uomini in soprabito, utilizzato con comicità duchampiana per rovesciarne il senso o semplicemente in veste di silenzioso spettatore, discretamente poggiato nell’angolo di una scena.
Oggetto quotidiano legato a doppio filo agli artisti fin dagli albori delle avanguardie del Novecento, il parapluie torna protagonista di una serie di avventure proprio come talvolta accade nel mondo audiovisivo con uno spin-off dedicato ad un personaggio molto amato dal pubblico.
Anziché disperare in seguito al proprio abbandono, l’ombrello matticchiano approfitta della propria ritrovata libertà girovagando per il mondo e affrontando diverse situazioni, dalle più comuni alle più oniriche e surreali.
Sono oggetto della mostra le trenta tavole originali del libro "Ho dimenticato l'ombrello" edito da Vanvere Edizioni lo scorso novembre.
Insieme alle opere di Matticchio sono esposte le dieci tavole originali di "Piove sul bagnato. Dieci idilli umidi" create nel 1996 da Gigi Fasser (Brescia 1934 - 1999) e raccolte in una cartella da Grafo Edizioni, oltre a tre suoi olii dedicati al tema della pioggia. Un omaggio ad un'eccellenza bresciana dell'architettura e della grafica.