La mostra presenta una cinquantina di olii e acquarelli di Jonathan Janson che ritraggono il paesaggio americano: in particolare la Florida e l'area metropolitana di New York. Sono esposte inoltre alcune vedute delle vie di Roma.
L'esasperazione dell'orizzontalità è figlia dell'irrequietezza con cui il paesaggio americano viene sistematicamente plasmato dalla mano dell'uomo. Sempre uguale a sé stesso, eppure in continuo movimento. Per Janson l'eloquenza poetica del paesaggio americano risiede proprio in questo: la perpetua trasformazione di un territorio come rinuncia alla tradizione. Il cambiamento come elisir di giovinezza. L'acquarello è per l'artista il mezzo ideale per registrare queste continue mutazioni del paesaggio ad opera dell'uomo. L'uso dell'olio si presta invece ad evidenziare i contrasti e l'instabilità che ne deriva.