Max Klinger (1857-1920)
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Dal 4 maggio 2001 al 15 giugno 2001

Max Klinger (1857-1920)

Noto soprattutto per i suoi cicli incisori (che egli chiama "Opus", come i musicisti e i poeti), apprezzatissimo in vita, Klinger unisce a una tecnica incisoria insuperabile contenuti fantastici e visionari innovativi, che influenzeranno il surrealismo.

La Galleria dell'Incisione ripropone una mostra di Max Klinger, uno dei più importanti artisti tedeschi, vissuto tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento.

Noto soprattutto per i suoi cicli incisori (che egli chiama "Opus", come i musicisti e i poeti), apprezzatissimo in vita, Klinger unisce a una tecnica incisoria insuperabile contenuti fantastici e visionari innovativi, che influenzeranno il surrealismo. Sarà infatti considerato precursore e maestro di artisti come De Chirico, Dalì, Ernst e Munch.

«Klinger è stato l'artista moderno per eccellenza. Moderno non nel senso che oggi si dà a questa parola, ma nel senso di uomo cosciente che sente l'eredità di secoli e secoli d'arte e di pensiero, che vede chiaramente nel passato, nel presente e in se stesso.»

Dopo aver esposto in mostre precedenti i cicli Salvataggi di vittime ovidiane, Intermezzi, Amore e Psiche, Drammi, Un amore, Sulla Morte Parte I, Fantasia su Brahms e La Tenda, vengono ora presentate le cartelle complete Eva e il Futuro, Il Guanto, Una Vita e Della Morte - Parte II, oltre a una trentina di fogli da altri cicli e a quattro disegni.

Una selezione di opere in mostra
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