“Sono considerata, erroneamente, uno scultore, sia pure atipico; in realtà il mio lavoro si svolge, oggi come ieri, in un ambito totalmente ‘poetico’: tra linguaggio e immagine, tra linguaggio e materia, tra linguaggio e oggetto, tra linguaggio e ambiente.” — Mirella Bentivoglio
A un anno dalla morte dell'artista romana Mirella Bentivoglio presentiamo una mostra monografica costituita da una quarantina di sue opere prodotte dal 1966 al 2001.
Artista globale, poetessa e curatrice, Bentivoglio è stata una protagonista della ricerca verbo-visuale della seconda metà del Novecento, che, spaziando tra linguaggio e arte visiva, ha saputo coniugare parola e immagine.
Il titolo dell'esposizione — "Il cuore della consumatrice ubbidiente" — fa riferimento all'omonima opera serigrafica del 1975, che, ribaltando il significato della sigla della Coca Cola, vuole essere critica alla società massificata e consumista: il raddoppiamento speculare dell'iniziale C crea un'ambiguità tra la medesima e il segno cuore, tra “Coca” e “oca”.
La preferenza rivolta a poche e semplici forme ha portato Mirella Bentivoglio a identificare l'immagine dell'uovo con la lettera "o", iniziale del termine "origine" e segno di alternativa ("oppure"); l'uso poi di marmi e pietre per metaforizzare la forma del libro ha suggerito all'artista molteplici potenziali significati contrapposti alla forma ovale.
La sua attività non si è però limitata a lavori legati alla parola come oggetto e alla sua estensione ambientale; per prima in Italia si occupa, a partire dagli anni Settanta, di coinvolgere artiste italiane e straniere per mostre internazionali. Uno dei numerosi traguardi è stata la mostra "Materializzazione del linguaggio" del 1978, nell'ambito della Biennale di Venezia.
Numerosissime sono le esposizioni in Italia e all'estero a cui ha partecipato e molteplici quelle che ha promosso.
Questa è la prima mostra organizzata dopo la morte dell’artista.