Protagonista delle opere di Garel è il mondo animale. Sculture e disegni catturano il carattere, la dignità e, allo stesso tempo, la vulnerabilità di diverse specie animali.
La sua opera traccia con sapienza e spirito critico il limite tra vita e sfruttamento del modo animale, rendendo con forza la vitalità del soggetto rappresentato e, allo stesso tempo, evocandone la macabra somiglianza a trofei di caccia, resti inanimati in un mondo dominato dall'uomo.
L'indagine di Garel, inizialmente rivolta agli animali d'allevamento, si è più recentemente estesa agli animali selvatici: elefanti, struzzi, giraffe, coccodrilli, ippopotami. Anche gli scheletri d'animale sono soggetti di studio per l'artista; nella serie Trophées grandi crani di uccello evocano leggerezza e transitorietà dei volatili.
Quentin Garel è un artista incredibilmente versatile per materiali e tecniche usate. Le sculture, in legno e fusioni di ferro e bronzo, sono spesso concepite come interventi per spazi pubblici esterni, come nel Jardin des Géants a Lille. I disegni, realizzati a matita, carboncino e acquarello su fogli di grande formato, rivelano la mano di un artista che si muove con disinvoltura fra segno e scultura, restituendo alle immagini piena autonomia rispetto al lavoro plastico.