Nell’ambito di un ricco catalogo di esposizioni dedicate alla grafica europea tra Otto e Novecento la Galleria dell’Incisione inaugurerà in novembre una mostra di Richard Müller, uno dei più rappresentativi esponenti della cultura artistica tedesca tardo ottocentesca e di inizio secolo.
A testimonianza della fervida attività di Müller in mostra saranno presentate una cinquantina di incisioni, una ventina di disegni e quattro dipinti.
Come ricordava nel 1974 Emilio Bertonati, promotore della conoscenza dell’opera di Müller in Italia, “in Richard Müller convivono due attenzioni diverse, ma stranamente non contrastanti: l’interesse per la realtà circostante (i poveri contadini della campagna tedesca, l’ambiente familiare) e quello per il mito (i tritoni trainati da delfini, il ratto d’Europa ecc.)”.
L’obiettivo dell’esposizione è quello di rendere familiare e leggibile al pubblico quel particolare momento della cultura artistica europea, e tedesca in particolare, ambiguamente divisa tra le suggestioni e il retaggio simbolisti e le avvisaglie della Nuova Oggettività.
Tra le incisioni più note sono in mostra A piedi nudi del 1914 e Il pretendente ardito del 1923, dove emerge uno dei temi più frequenti della rappresentazione grafica di Müller: quello della bella e la bestia, sviluppato in una serie di incisioni straordinarie dove gli animali impersonano gli uomini, e all’immagine della donna nuda viene contrapposto indifferentemente l’armadillo o il formichiere, l’orso o il marabù.
La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Valerio Terraroli.