La mostra fa seguito a quella organizzata nel maggio del 1996 e presenta una quarantina di disegni, acquarelli e incisioni dell’artista tedesco, che con Dix, Grosz, Hubbuch e Scholz è uno dei più importanti esponenti della Nuova Oggettività tedesca.
Schlichter (Calw 1890 - Monaco 1955), che fu anche romanziere, visse nella Berlino della Repubblica di Weimar (1918-1933) e divenne un cronista tagliente di quel periodo.
La riscoperta di questo artista si deve alla Galleria del Levante di Milano che, con due mostre nel 1970 e nel 1975, presentò i due aspetti centrali del suo lavoro: quello della ritrattistica a sfondo sociale e quello dell’ossessione del particolare feticista, che si concentra sull’interesse per lo stivale femminile.
In Germania nel 1998 la Lenbachhaus di Monaco ha dedicato a Schlichter una grande retrospettiva.
La mostra è accompagnata da un catalogo con uno scritto dell’artista tratto da un testo del 1949: L’inconscio e il conscio nell’atto della creazione dell’Arte.