Corriere della Sera, 25 novembre 2012
di Massimo Minini
[...] Da allora Chiara è rimasta fedele agli assunti iniziali: una galleria di disegni, di carte, di incisioni; poi il mondo pian piano ha cambiato le carte in tavola, la fotografia ha fatto irruzione nel mondo delle immagini, nell'universo della carta ed ecco che "L'Incisione" viene interpretata in senso lato, e la Fotografia con Eliott Ervvitt, Vivian Mayer (prima mostra in Italia di questa baby sitter/fotografa), Martine Frank, Florence Henry, Ferdinando Scianna, Pentti Sammallahti entra di prepotenza nel mondo di Chiara Fasser, che tiene galleria vicino a casa, in Via Bezzecca, accanto ad un grande giardino del Novecento dove a volte appaiono sculture a tenere compagnia ai disegni, alle incisioni, alle carte. E ieri sera, per celebrare questo rotondo anniversario, una bellissima mostra di Bruno Munari, genio dell'intelligenza, maestro di calembours, che ha attraversato in punta di piedi tutto it Novecento dal secondo Futurismo all'arte programmata. Una piccola retrospettiva con opere rare del primo periodo, un «concavo convesso», una macchina inutile e, insomma, tuttw quelle invenzioni che la colta, tenera, infantile fervida fantasia del Nostro, the a Brescia ha un grande parterre di so-stenitori, sapeva inventare.
Massimo Minini, Corriere della Sera (Brescia), 25 novembre 2012