di Antonio Sabatucci
«Diario di una donna perduta» sarà proiettato oggi, alle 18.30, nella Galleria dell'incisione di Chiara Fasser, in via Bezzecca 4. Uno spazio insolito per la proiezione di un film, certo; però, in questo caso, c'è una giustificata motivazione: una delle attrici del film è Speedy Schlichter, la moglie del pittore Rudolf Schlichter, del quale la Galleria ospita, sino a fine mese, un'esposizione di disegni.
Schlichter, esponente di punta dell'avanguardia tedesca tra gli anni Venti e Quaranta e amico di Grosz, Brecht e Doblin, fu molto attratto dal cinema: ne sono testimonianza alcuni quadri che riprendono soggetti e situazioni del «western».
L'incontro, nel 1927, con Speedy, un'attrice originaria di Losanna, quasi sancisce questa passione, mettendola sotto il sigillo dell'autobiografia. Speedy sarà da allora la sua musa ispiratrice. Il volto della donna sarà il soggetto di numerosi ritratti, ma sarà prestato anche a una folla di altri personaggi femminili, il tratto distintivo dei quali saranno i crudeli stivaletti a punta (un paio li potete vedere nella mostra) che tradiscono la devozione feticistica di questo curiosissimo pittore.
Antonio Sabatucci, Bresciaoggi