Il Manifesto, 28 ottobre 2020

«Ritratto di Romana Loda attraverso le sue artiste»

di Cristina Casero

Articolo sul Manifesto

[...] Se oggi sono molte le donne che hanno potuto scegliere la via dell’arte, conquistando visibili­tà solo grazie alla qualità del lo­ro lavoro, sappiamo bene che, ancora negli scorsi decenni, era complicato decidere di essere artiste ed era poi davvero diffici­le riuscire a trovare lo spazio che avrebbero meritato le loro ricerche.

Molto preziosa, in questo senso. è stata l’attività di Romana Loda, perché tra le prime ha portato avanti un’azione concreta, volta a contrastare la forzata assenza delle artiste nel racconto ufficiale e istituzionale dell’arte.

Giusto e doveroso, quindi, è l’omaggio che le hanno fatto nel decennale della morte due gallerie di Brescia, città in cui Loda è nata e dove ha trasferito la sede della Galleria Multimedia, inizialmente aperta ad Erbusco.

Prendendo spunto dal titolo della prima mostra di sole donne da lei allestita, la Galleria dell’Incisione presenta Coazione a mostrare (fino al 6 dicembre) con opere di alcune delle artiste, anche straniere, che Loda aveva seguito e presentato: Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga. Girla Cerati, Betty Danon, Amelia Etlinger, Elisabetta Gut, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci. Verita Monselles, Gina Pane e Berty Skuber. [...]

Cristina Casero, Il Manifesto, 28 ottobre 2020

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