Giornale di Brescia, 28 marzo 2014
di Giovanna Capretti
C’è anche un risvolto affettivo, nella mostra di Alberto Savinio alla galleria dell’Incisione. Tra le opere esposte, una quindicina tra disegni, litografie, tempere e oli, c’è pure il «Ritratto di Gioietta», madre della gallerista Chiara Fasser. L’opera, di straordinaria modernità d’impianto, risale al 1951 e venne realizzata in Versilia, dove la famiglia Padova si recava in villeggiatura e strinse amicizia con i Savinio, Alberto e la moglie Maria Morino (i due sono ritratti in una fotografia, pure esposta, assieme a quella dello studio versiliano del pittore). Il viso spigoloso della modella, l’enfasi sulla mano appoggiata allo schienale della sedia (Gioietta era pianista) non piacquero, e il dipinto finì in una collezione privata a Roma, da cui Chiara Fasser l’ha ottenuto in prestito per una mostra costruita con precisione e pazienza, per raccontare la poliedrica attività dell’artista, musicista e scrittore, che la gallerista ricorda «persona dolcissima». [...]
Giovanna Capretti, Giornale di Brescia, 28 marzo 2014
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