Corriere della Sera, 23 aprile 2014
di Fausto Lorenzi
Savinio prese lo pseudonimo da un oscuro italianista francese, e dal fratello Giorgio de Chirico imparò ad annettere l'antichità all'avanguardia, tra monumenti di giocattoli come cataste di templi rovinati, manichini mutanti, geometrie distorte e prospettive sognanti, foreste tropicali e carte da parati, mostri mitologici e mobilucci borghesi.
Fausto Lorenzi, Corriere della Sera (Brescia), 23 aprile 2014
Fausto Lorenzi